mercoledì 19 febbraio 2014

Ora che il SIAN e’ per tutti, tutelera’ finalmente o “affossera’ definitivamente l’Olio Italiano?



Ora che il SIAN e’ per tutti,  tutelera’ finalmente o “affossera’ definitivamente l’Olio Italiano?

Il registro SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) esiste gia’ da 2 anni ma solo per i frantoi, i commercianti di olio sfuso e i confezionatori, adesso invece si allarga a tutte le altre pedine dello scacchiere “olio da olive italiane”
I  nuovi aggiunti, obbligati al rispetto del SIAN, sono:  raffinerie, contoterzisti, sansifici, commercianti di olive, di sansa di olive e agli olivicoltori
Mi verrebbe da dire subito che  aver inserito anche gli olivicoltori insieme alle raffinerie e ai sansifici la dice lunga sulla sensibilita’ e competenza del legislatore.
Ma via come si fa a non capire che per mestiere i primi allevano olive mentre i secondi usano l’esano?
Il disgusto con un forte senso di nausea mi stanno per sopraffare e allora per il momento lascio stare le spiegazioni sulle differenza che passano tra gli uni e gli altri, anche perche' penso che anche i bambini delle elementari siano capaci di capirlo e non solo funzionari ministeriali altolocati e altopagati.
      
Prima di andare a capire se questo allargamento del SIAN aumentera’ la tutela del vero olio italiano, come mi si chiede, permettetemi di fare un flash-back sul perche’ queste nuove categorie non fossero state inserite prima al rispetto del SIAN
Se dovesse spiegarlo Grillo verrebbe fuori l’apoteosi, ma vien fuori un gran pasticcio anche se lo spiego io.
Il SIAN e’ in pratica il registro di tutti i movimenti di una partita d’olio nostrano e sottolineo nostrano, alla faccia di quello che le barzellette del New York Times fanno apparire, e cioe’ annota:
-          da quale regione italiana provengono le olive
-          da quali olive italiane proviene l’olio
-          chi e’ il padrone italiano delle olive
-          chi le frange
-          quando lo ha fatto
-          chi imbottiglia l’olio
-          quando lo ha imbottigliato
-          a chi lo vende
-          quando glielo ha venduto
-          se glielo rendono in dietro (tutto o in parte)
-          quando lo hanno reso
-          quanto ne hanno reso  
-          ecc.
insomma da questo registro si sa tutto dell’impresa agricola italiana e di conseguenza  si sa tutto dei suoi affari.   
L’accesso al SIAN e’ possibile a molti Enti (vedi sotto l’elenco), che come tali possono, senza limiti e senza controllo, non solo sapere tutto di quell’azienda italiana, ma possono anche trasferire le informazioni in esso contenute a chiunque, e Dio solo sa se in modo lecito o meno, dopo tutto chi glielo impedirebbe?
Certo e’ che i produttori di qualita’, quelli che hanno sempre puntato a produrre bene, da olive solo italiane, che hanno solcato per primi il mondo, che hanno per primi costruito il mercato estero,  si sono opposti a questo registro dalle maglie cosi larghe, perche' evidentemente poteva e metteva in pericolo il loro commercio, non protetto affatto dallo spionaggio nazionale ed internazionale.
E’ chiaro che all’esordio questo registro, con tutti i rischi e pericoli sopra detti, non sia stato ben visto e non lo e’ stato soprattutto dai piu’ potenti e che di conseguenza ne avevano procrastinato l’applicazione alle loro imprese multinazionali.
Lascio pensare a ciascuno di noi se poi queste norme non siano state addirittura commissionate ad arte in questo modo, io mi limito a ricordare che Andreotti, grande esperto di affari di stato e di chiesa, soleva dire che “ a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina”.       
Al  Sian possono accedere liberamente:

-      l’Ispettorato Repressione Frodi

-      il Corpo Forestale

-      i NAS

-      i funzionari del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MIPAF)

-      i presidenti / funzionari delle Regioni 

a ma anche, e da qui il forte disappunto dei privati, al SIAN possono accedere anche Enti Privati come:

-      i presidenti / funzionari dei Consorzi Agrari

-      i presidenti / funzionari delle DOP

-      i presidenti / funzionari delle IGP

-      i presidenti / funzionari dei Parchi Tecnologici

-      i presidenti / funzionari di enti politici privati di tutela varia, via via nominati alla bisogna

insomma chiunque abbia serie intenzioni per indagare e “qualche amico tra gli amici”.


Al momento, sentendo i produttori esasperati dal dover sottostare a questa incombenza, che ha anche aggravato i costi aziendali con una persona in piu’ da dedicare alla gestione del SIAN, il risultato dell’attivazione del registro SIAN e’ stato solo quello di dare lavoro ai carrozzoni ministeriali e regionali. Nient’altro, senza nessun vantaggio per i produttori seri.

E allora tornando al titolo, quale potra’ essere la  risposta ?
Se vivessimo in un paese “etico” dove le norme una volta promulgate si applicano e si rispettano, da tutti,  in teoria mi verrebbe da dire di si ma, allora si dovrebbe eliminare tutto il CE 182/09  REGOLAMENTO (CE) N. 182/2009 DELLA COMMISSIONE  EUROPEA del 6 marzo 2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1019/2002 relativo alle norme di commercializzazione dell'olio di oliva   
o cambiarlo  profondamente almeno al punto 5 (testo rosso)relativo all’articolo 6 che dice:
5) l'articolo 6 è modificato come segue:
a) al paragrafo 1 è aggiunto il seguente terzo comma:
 
«Gli Stati membri possono vietare la produzione, sul loro
territorio, delle miscele di oli di oliva e di altri oli vegetali
di cui al primo comma per il consumo interno. Tuttavia
essi non possono vietare la commercializzazione, sul loro
territorio, delle suddette miscele di oli provenienti da altri
paesi, né vietare la produzione, sul loro territorio, di dette
miscele ai fini della commercializzazione in un altro Stato
membro o dell'esportazione

Qui ci dovrebbe essere scritto esattamente il contrario, se no i fessi restano sempre gli stessi e lo restano per legge ed il New York Times continuera’ a farci fare la parte dei buffoni nelle sue “incontestabili” vignette.    

Un equivoco minaccia la reputazione dell'olio italiano nel mondo

Un equivoco minaccia la reputazione dell'olio italiano nel mondo

I grandi marchi del Belpaese appartegono alla Spagna che li usa per vendere proprio olio a consumatori ignari della vera provenienza
(clicca sul titolo e leggi l'articolo di Andrea Comma su PATTO SOCIALE di mercoledì 19 febbraio 2014

giornale

martedì 11 febbraio 2014

Celletti - Interpellanza Commissione Europea On Muscardini per lettera Celletti a New York Times 02/02/2014

Scarica documento .pdf


Da: Antonio Montano [mailto:antoniom76@gmail.com]
Inviato: martedì 11 febbraio 2014 13:46
A: gino.celletti@frantoicelletti.com
Oggetto: Invio Informazioni

Caro Dottor Celletti,
le invio l'Interrogazione che l'On.Cristiana Muscardini in base alla sua lettera inviata al NYT ha presentato alla Commissione Europea.


Colgo l'occasione per augurarle una buona giornata, e appena sarà possibile, in base agli impegni di entrambi, ci incontreremo per conoscerci.
Buon pomeriggio

Antonio MONTANO
Assistente Parlamentare Europeo
MEP Cristiana MUSCARDINI